domenica 28 giugno 2015

Lavori in corso

Come andrà a finire il referendum in Grecia e' difficile saperlo. Valutare se l'orgoglio di una popolazione di non essere vessata ulteriormente dalla Troika europea e' piu forte della paura di trovarsi da sola o quasi e' impossibile a dirsi. La decisione di fare una croce su un si od un no dura un secondo ed e' una decisione personale che tutti gli elettori greci faranno solamente il giorno cinque. Quello che invece e' sicuro che il governo ellenico ed i suoi rappresentanti meritano e' un plauso per aver resistito alle pressioni di chi da troppo tempo sta usando l'Europa esclusivamente per scopi "personali" cioè per avvantaggiare esclusivamente le proprie nazioni e le proprie popolazioni passando sopra senza riguardo a tutti gli altri. Insomma un Europa  che necessita urgentemente un profondo cambiamento ed un riequilibrio di forze. Questo per mille ragioni. Per questioni di spazio analizzeremo solo le piu importanti.
Equilibrio di forze: da molto tempo ho scritto che così l'Europa non può andare. Il concetto proporzionale dei rappresentanti nel parlamento europeo e' un errore, come lo e' nei parlamenti dei vari stati. Tutte le nazioni devono avere lo stesso numero di rappresentanti. Se l'Europa deve essere una bisogna che il voto del Lussemburgoo del Lichtestein valga tanto quanto quello della Germania o della Francia. Questo non per screditare l'importanza economica di un paese ma per dare uguaglianza a tutti paesi facenti parte dell'Unione. In caso contrario si deve pensare ad un'europa a più velocità  che non e' esattamente quello per il quale tutti abbiamo voluto la nascita di questa realtà.
Potere economico/politico: il parlamento europeo deve avere il potere su i principali argomenti politico-economici. Riformato ad una parità numerica le decisioni di uno Stato Federale Europeo devono valere in modo uguale per tutti gli stati senza bisogno di ratifica dei parlamenti Regionali che devono avere poteri esclusivamente locali e di controllo dell'applicazione delle leggi emesse dal Parlamento Europeo.
Riduzione dei costi: riformato con un Max di tre rappresentanti per nazione si otterrebbe una notevole riduzione dei costi del Parlamento Europeo potendo in tal modo poter ripartire più risorse ai singoli paesi.
Facilita nelle decisioni: un Parlamento europeo così costituito potrebbe legiferare su richiesta dei vari Parlamenti Regionali, normative che migliorino il tenore di vita e di sicurezza di tutti gli Stati membri. Avrebbe piu credibilità internazionale e sarebbe capace di dare risposte veloci ed efficaci ai mille problemi, partendo dal terrorismo per arrivare all'immigrazione africana che impedirebbero ad alcuni paesi, vedi Italia, di fare la figura di un paese del settimo mondo per come sta gestendo l'aiuto a chi sta scappando dalla guerra. E' vergognoso vedere persone dormire per giorni o settimane in una stazione, nei prati antistanti alla stazione medesima o sulle rocce di una località turistica. Gli animalisti si scatenano in difesa dei diritti dei nostri amici animali, ma quello che sta succedendo agli uomini e' ancora peggio. C'e da vergognarsi tutti.
I rischi: se la Grecia sceglierà di uscire dall'europa ci sara' in breve tempo una frammentazione di vari stati europei. Spagna, dove la Cataluña , sicuramente chiederà l'indipendenza, Italia, dove le regioni del Nord faranno lo stesso. Scozia con un nuovo referendum. La mappa geo-politica dell'Europa in meno di due anni cambierà radicalmente e ma sopratutto l'Europa perderà la faccia ed anche probabilmente la necessita di esistere. La Grecia entrerà nella sfera della Russia che ha già stipulato degli accordi commerciali per il trasporto del gas e che, senza bisogno di altre guerre interne avrà un'uscita sul mediterraneo che , visto la folle idea di aprire una crisi economico-politica da parte dell'Europa, può destabilizzare in maniera definitiva i fragili equilibri con il rischio di una vera guerra globale.
Se invece la Grecia resterà in Europa la Troika e i suoi alleati canteranno vittoria e cercheranno di continuare a fare i loro affari come hanno sempre fatto. Purtroppo non si rendono conto che il loro"viaggio" e' quasi al capolinea. Potranno resistere ancora uno-due anni, sempre che arrivino ad un accordo con Mosca. I vari movimenti politici anti europeisti, non perché non vogliono più l'Europa, ma perché la vogliono diversa, vinceranno a mani basse le prossime elezioni europee e tutto quello che potremmo avere adesso lo avremo fra qualche anno. La differenza? Vivere questo tempo, o meglio cercare di sopravvivere per la gente comune, con espedienti e sistemi vari nella speranza che l'esasperazione non porti ad una guerra fra poveri ed a guerre civili. 
La speranza: la speranza e' che la Grecia, che non dimentichiamo e' stata una delle grandi civiltà storiche, sia capace di dare uno scossone all'Europa. Che la sua popolazione voti NO e che faccia cadere chi ci ha portato per interessi personali a questa situazione. Riformando l'Europa e facendo entrare anche la Russia nella nuova UE ci assicureremo un futuro tranquillo, dove tutti ma proprio tutti avranno uguali diritti e doveri, senza rischio di guerre, ne di terrorismo che verrebbe in poco tempo debellato, e potremo così creare un mondo migliore per noi ed anche per le future generazioni



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